E una risata vi seppellirà:
La storia del Joker

Nato in pratica insieme all'Uomo Pipistrello, il Joker è il nemico più famoso di Batman. All'inizio della sua avventura editoriale, il Pagliaccio del Crimine si dedicava a comuni rapine e si limitava a elaborare complicati piani avvalendosi di straordinari marchingegni per tenere impegnato Batman. Era alquanto bislacco e inquietante, un ladro raffinato e non il clown sterminatore di oggi. Negli anni 60, nel periodo più leggero del Cavaliere Oscuro, il Joker era diventato una mera macchietta. In quelle storie non c'era spazio per un clown omicida e veniva utilizzato dalla DC Comincs al massimo per strappare una risata al pubblico di ragazzini che in quel periodo seguivano sul piccolo schermo le avventure di Batman. Fino agli anni 70, il Joker rimane più o meno un folle burlone, ma non miete vittime, non è ancora un pazzo omicida privo di controllo. Ci pensano Steve Englehart e Marshall Rogers a cambiarlo per sempre con le storie di Detective Comics, la testata dove l'Uomo Pipistrello è nato. "Strane apparizioni" è una delle storie di Batman più belle di sempre e trasforma la figura del Joker in un terrorista dotato di un misterioso gas tossico di sua creazione che stampa sulle facce delle sue vittime un lugubre sorriso. Se Batman era mutato, la sua nemesi non poteva essere da meno. Con la maturazione del personaggio di Batman e il progressivo aumento del realismo nelle sue avventure, anche il Joker finisce per avvicinarsi sempre di più alla fugura del terrorista a cui Heath Ledger ha dato corpo nel film di Christopher Nolan "The Dark Knight".

Scompaiono i piani tanto diabolici quanto ridicoli e subentra il terrore puro dei cittadini nei confronti di un folle malato di mente capace di massacrare uomini e donne, bambini e animali. Joker diventa la minaccia numero uno di Gotham City, tanto imprevedibile quanto crudele. Batman era cambiato, era cresciuto e anche il Clown del Crimine doveva seguire quella maturazione. Il Joker divenne un vero e proprio agente del caos che vuole fare del mondo e soprattutto di Gotham City il teatro del suo personalissimo Grand Guignol.